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Huma ritorna sui social dopo un fermo artistico, e lo fa in grande stile. L’11 giugno è uscito “Baby 1”: il primo di due brani freestyle di un minuto, online su Spotify e lanciato sui social con un video ufficiale. Il 25 giugno è prevista l’uscita del secondo capitolo con “Baby 2”, che conclude quello che è solo il primo passo verso un progetto più ampio, ancora misterioso.

Dopo quasi quattro mesi di assenza dai social, Huma torna allo scoperto con il post di una sua foto dai colori cupi, rappresentativo di ciò che ha affrontato Humareda: la lotta contro la solitudine causata dalla pandemia, la salvezza grazie a Dio e l’inizio di un percorso nella fede. “In questi mesi di silenzio sono successe infinite cose, stavo anche per morire di Covid”, scrive. Huma prosegue: “dopo X Factor ho dovuto riordinare bene le idee e capire che strada stavo prendendo, e penso di esserci riuscito”: la voglia di condividere il suo nuovo progetto, partendo proprio dai freestyle, superando l’etichetta di “quello di X Factor” e trasmettere al pubblico la sua identità raccontado le sue difficoltà ed i suoi cambiamenti a livello personale.

I due brani freestyle si presentano con un suono più maturo e concreto, segno della sua crescita. Entrambi parlano di amore e di relazioni importanti, descritti perfettamente dalle immagini dei relativi video.

Huma ed il suo team ci hanno abituato ad un gran lavoro visivo e di storytelling, e questa volta scelgono di affiancarsi alla presenza di alcuni influencer. Il video di “Baby 1” vede Carlotta Ottone come protagonista: una ripresa in soggettiva permette allo spettatore di immergersi nella storia vivendo attimi di vita quotidiana come nelle relazioni. Un video diverso, dove Huma farà un cameo in modo inaspettato. Il secondo videoclip invece racconta un’altra relazione, con protagonisti Sonia Dedo Barreca e Giovanni Licari sullo sfondo del Wild Horse Riding di Caluso. Nel progetto Huma il lavoro di squadra è importante ed anche in questo caso il team è lo stesso, ancora più affiatato e con dei nuovi membri al suo fianco. Si conferma il gran lavoro grazie anche all’attenzione visiva data dalle grafiche: le fotografie di Nicola Vallarella tramutate in quadri da Aaron Xavier, come già successo per “Giovanni”, primo album dell’artista.

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