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“Il Brigante” non è un semplice disco bensì un concept album, una raccolta di canzoni distinte che ruotano attorno ad un unico tema. Una formula piuttosto diffusa nel genere rock, in particolare il rock-progressive.

All’interno del disco, unicamente in vinile, undici brani interamente arrangiati e prodotti dalla band romana Deshedus, anticipati da un preludio, una sorta di prefazione, e due cover in omaggio a due dei più grandi compositori e cantautori italiani: Lucio Battisti e Franco Battiato. Le tracce, inoltre, vengono interrotte a metà da un interludio, dedicato interamente al tema della violenza sulle donne, una delle tante azioni brutali che l’uomo compie.

Chi è il brigante? Un criminale, colui che vorrebbe avere il controllo su tutto; un uomo che se dovesse vivere in montagna avrebbe il potere di prendere tutte le decisioni possibili, negative o positive che siano, consapevole del male che potrebbe provocare, senza rendersi conto di essere poi arrivato al punto di non ritorno.

Attraverso queste tracce i Deshedus sono riusciti a dare voce a temi politico-sociali di grande importanza, esprimendoli sotto forma di musica.

Una band di quattro ragazzi poco più che ventenni con la passione per gli accordi: Alessio Mieli, Gabriele Foti, Federico Rondolini, Federico Pefumi.

Scoperti e prodotti da uno dei più importanti produttori, compositori e arrangiatori italiani MAURO PAOLUZZI che, tempo a dietro, è riuscito a rendere noto il nome di artisti come Gianna Nannini, cantautrice italiana e mamma Rock ‘n Roll, e il gruppo musicale italiano dei primi Bluvertigo, formato nel 1991 da Morgan. Inoltre Paoluzzi è produttore storico di Roberto Vecchioni con il quale ha realizzato oltre una decina di album.

Le musiche sono composte da Alessio Mieli insieme al resto della band in collaborazione con Mauro Paoluzzi. Un altro nome noto, legato ai Deshedus, è Elio Aldrighetti che, insieme a Mauro Paoluzzi e alla band, si occupa della scrittura dei testi.

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