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Dopo quattro cd con il Painting Jazz Duo, affiancato dal pianista Galag Massimiliano Bruno Belloni, e “Our World“, in duo con il percussionista Alessandro “Pacho” Rossi, prosegue la collaborazione tra il sassofonista piemontese Emanuele Passerini e l’etichetta Dodicilune. Distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe Digital, martedì 10 novembre esce “Trio geometrics“.

Nel disco – sei composizioni originali, una lunga suite di 16 minuti con “Glancing Backwards, Green Walnut e Amber“, tre brani degli anni 60/70 dei primi gruppi dell’inglese John Surman e “Deadline – The Crust” dello statunitense Steve Lacy – il sax soprano di Passerini è accompagnato dal contrabbasso di Tito Mangialajo Rantzer e dalla batteria e le percussioni di Tiziano Tononi.

«Sono sempre stato affascinato e ispirato dalla formazione del trio senza piano, sax/basso/batteria, e da quella speciale libertà di potersi muovere all’interno dell’armonia e dello spazio, e che si può esprimere in modo naturale in un gruppo così piccolo. Ma mi ha sempre incuriosito quanto la musica possa diventare “geometrica”, melodicamente e ritmicamente, quando viene suonata in un piccolo contesto come un trio e senza uno strumento armonico tradizionale», sottolinea Passerini. «Gli esempi sono tanti: il suono cristallino e luminoso di Steve Lacy, in trio con Avenel/Johnson o in solo con il suo sassofono soprano, a disegnare linee e dipingere colori, accendendo luci nello spazio buio; The Trio di Surman/Phillips/Martin e il loro modo incredibile di immergersi nella musica con fuoco, libertà e in modo così inaspettatamente vivo; gli infiniti e travolgenti “momenti” in trio di John Coltrane con Garrison e Jones/Ali al suo inseguimento, creando un’enorme quantità di energia per una band così piccola; e molti altri ancora…», prosegue. «Tutto questo è stato per me una fonte di ispirazione. Quindi, molto umilmente, la musica di questo CD vorrebbe muoversi in questa direzione ed è per me molto speciale. È un dialogo a tre voci, è un’entità unica composta da tre parti distinte, indipendenti l’una dall’altra ma costantemente interconnesse e in continua comunicazione tra loro. È una figura geometrica dove ognuna delle tre parti ha un’identità precisa e definita, ma condivide lo stesso peso e ha la medesima importanza, tre voci distinte che inviano un messaggio unico, e ogni parte non può esistere senza le altre due», continua a raccontare il sassofonista e compositore.

«Il triangolo è l’unica figura geometrica in cui ogni vertice è sempre in contatto con gli altri due. Musicalmente, questa relazione speciale del trio si traduce necessariamente in un’interazione molto stretta e profonda, storicamente in grado di produrre magia e meraviglia», sottolinea Tiziano Tononi. «Speriamo, sinceramente, di essere riusciti a riprodurre un po’ di quella stessa magia che abbiamo sperimentato così tante volte, sia attraverso l’ascolto che dal vivo. Una sorta di magia che ci ha fatto scegliere di suonare questa musica come principale veicolo di espressione».

Emanuele Passerini, classe 1971, si approccia allo studio del sassofono da autodidatta per molti anni. Nel 2005 decide di seguire più seriamente la sua passione musicale e inizia anche a suonare il sax soprano, che diventa in modo spontaneo il suo strumento di elezione. Studia con Daniele Cavallanti e Tiziano Tononi presso il CEMM di Bussero (MI), i cui preziosi insegnamenti gli permettono di sviluppare tecnica strumentale ma soprattutto apertura mentale verso la musica in generale, improvvisata o strutturata. Nel 2008 avvia un progetto in duo con il pianista Galag Massimiliano Bruno Belloni, “Painting Jazz Duo”, che fino ad oggi ha all’attivo 7 dischi, quattro dei quali pubblicati per Dodicilune: “Talk and fly”, “The Well–Tempered Duo: Bach Project”, “Peace” e “Classica”. Nel 2018 pubblica, sempre per Dodicilune, “Our World” in duo con il percussionista Alessandro “Pacho” Rossi.

Tito Mangialajo Rantzer, classe 1967, ha collaborato con importanti jazzisti italiani e statunitensi e con grandissimi musicisti brasiliani suonando in Europa, Asia, Africa e Oceania. È presente in più di 100 lavori discografici e nelle colonne sonore di alcuni importanti film. Nel 2014 è uscito “Dal basso in alto”, primo cd a suo nome, per solo contrabbasso, voce e fischio e nel 2016 “Dedications” il primo cd del suo quartetto. Insegna Contrabbasso Jazz e Storia del Jazz al Conservatorio “F. Vittadini” di Pavia e basso elettrico al il Conservatorio “Dall’Abaco” di Verona.

Tiziano Tononi, classe 1956, attivo sulla scena jazzistica dal ’79, è un percussionista/compositore tra i più originali della scena europea. Ha al suo attivo una ventina di dischi a proprio nome più un’infinita serie di collaborazioni, è leader, con Daniele Cavallanti, di Nexus, gruppo storico del jazz europeo, con cui ha realizzato dieci album pluripremiati dalla critica dall’83 ad oggi, e ha realizzato alcune tra le più prestigiose incisioni a livello internazionale dedicate in particolar modo alle musiche di Albert Ayler, Don Cherry, Rahsaan Roland Kirk e Ornette Coleman. Ha registrato per alcune tra le più importanti etichette nazionali ed internazionali – Black Saint, Soul Note, Red Records, Splasc(h), Leo Records, Enja, ECM e LongSong Records – collaborando con molti dei più importanti musicisti contemporanei, tra cui ricordiamo Tiziana Ghiglioni, Maggie Nicols, Gianluigi Trovesi, Giancarlo Schiaffini, Roberto Ottaviano, Glenn Ferris, Herb Robertson, Steve Swell, Barre Phillips, Mark Dresser, William Parker, Joe Fonda, Dewey Redman, Andrew Cyrille, Roswell Rudd, Anthony Braxton e Cecil Taylor, ed è stato membro, fin dalla sua fondazione, dell’Italian Instabile Orchestra.

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