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Dopo averlo visto sul grande schermo nel film “Margini”, vincitore del Premio Del Pubblico “The Film Club” alla 37^ edizione della Settimana Internazionale della Critica di Venezia, Matteo Crea torna a vestire i panni da cantautore nel nuovo singolo “CHIAMEREI”, in arrivo venerdì 30 settembre e disponibile in pre-save e pre-add.

Il nuovo brano ci svela un altro lato di Matteo. Se con “A casa dei miei” e “Non ci riesco”, i suoi singoli d’esordio, ci aveva abituato a chitarre rock e attitudine punk, “Chiamerei” è una ballad intrisa di malinconia su un tessuto sonoro costruito su un giro di pianoforte. Una traccia nuda, che spoglia indumento dopo indumento la corazza di strumenti per lasciare il posto a una sincerità testuale disarmante. 

“Quello che sembra il racconto della fine di una storia d’amore – racconta Matteo Crea – parla in realtà più in generale della perdita di qualcuno di caro, in relazione a quelle che possono essere catastrofi o problematiche reali come la guerra o l’esplosione della terra, nella paura del futuro che affronta ogni giorno un ragazzo di vent’anni, in questi anni. Scritta la sera di Natale del 2021, quando la guerra era solo un pretesto per la strofa di una canzone, mi sono ispirato al mio amore per i Beatles e alle sonorità brit per una ballad che urla il bisogno di contatto. Perché quando stiamo male, quando i problemi ci affliggono, l’unica ancora di salvezza è potersi aggrappare a qualcuno.”

Il nuovo singolo arriva dopo “NON CI RIESCO” e “A casa dei miei” che hanno segnato un esordio a dir poco positivo: una prima volta live sul palco di uno dei più importanti festival italiani, il FIRENZE ROCKS, in apertura ai Green Day, e l’inserimento nel programma Up Next Italia, l’iniziativa di Apple Music rivolta all’identificazione e alla valorizzazione dei talenti emergenti, grazie al quale si è esibito giovedì 14 luglio presso l’anfiteatro di Apple Piazza Liberty a Milano.  

Matteo Crea, all’anagrafe Matteo Creatini scrive canzoni fin da piccolo e in adolescenza trova nel rap la sua valvola di sfogo. Solo in seguito la chitarra diventa l’alleata perfetta per le sue composizioni. Sogna da sempre la musica, ma nel frattempo arriva, per caso, la recitazione. Nel 2006 è in N (Io e Napoleone) di Paolo Virzì, nel 2014 è protagonista in Short Skin – I dolori del giovane Edo di Duccio Chiarini. Nel 2019 prende parte al cortometraggio di Emilia Mazzacurati, Manica a vento e a settembre 2022 sbarca alla Mostra del cinema di Venezia come uno dei protagonisti di Margini, film di Nicolò Falsetti, in concorso alla Settimana Internazionale della Critica. Nel 2021 si trasferisce a Milano ricominciando da un nuovo nome, più chiaro, che parli di lui. Prende il suo cognome e lo tronca, perché in fondo creare è l’unica cosa che pensa di poter fare. Il 2021 è l’anno del cambiamento e, tra delusioni sentimentali e lavorative e la pandemia che continua a rendere incerto il futuro, si pone la domanda che dà inizio a una nuova fase di scrittura. Che cosa rende un ragazzo di 25 anni felice? La sua musica è la risposta.

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