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È disponibile dal 23 ottobre 2020 Dell’amore non so scrivere, il nuovo singolo del cantautore Michele Pavanello registrato insieme al pianista Paolo Lazzarini.

«“Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti.” Questa frase di Martin Luther King è forse il passaggio ispiratore della mia ultima canzone Dell’amore non so scrivere. – spiega l’autore Michele Pavanello – Un testo che nasce dalla consapevolezza raggiunta che il politically correct non è sempre la via del rispetto, ma a volte, purtroppo, nasconde l’ipocrisia di un silenzio assurdo e colpevole. E’ una canzone contro il razzismo, che vuole ricordare la strage dei centodiciassette esseri umani lasciati annegare davanti alle coste libiche nel gennaio del 2019. Questo brano è una ribellione allo scempio, necessaria, fosse anche una sola goccia anch’essa dispersa nel profondo dello stesso mare, non ha importanza».

Dell’amore non so scrivere è un brano dallo stile classico del cantautorato italiano, con un arrangiamento solo per voce e pianoforte che lascia spazio all’interpretazione e all’importanza del testo scritto da Pavanello.

«La collaborazione con il maestro e amico pianista Paolo Lazzarini – prosegue Michele Pavanello – è stata un’esperienza unica. Registrata la voce nella versione definitiva si è poi cancellato completamente l’arrangiamento musicale e Paolo ha inciso il pianoforte come se si approcciasse al brano per la prima volta. E diventa subito una relazione intima tra due linguaggi, la musica e le parole, come una danza, un passo a due».

Le riprese, il mix e il master di Dell’amore non so scrivere sono stati curati da Alberto Piva.

Dell’amore non so scrivere, è il quinto singolo di Pavanello uscito dopo i brani Vanità, Eppure Nevica, Oceano, Non è casa mia. Tutti i singoli usciti faranno parte di una raccolta che conterrà anche altri brani inediti e che è in fase di realizzazione.

Michele Pavanello nasce ad Adria (RO) il 5 agosto 1969. Entra in conservatorio nel 1978, dove studia violoncello per un po’ di anni ma le regole molto rigide della scuola lo portano ad uscire ed incontra la musica per strada. Il blues, la west coast e diversi gruppi e formazioni musicali come cantante, musicista e autore. Nel 2014 esce il suo primo album Otto Strade per la casa discografica Moebius Records di Milano A dicembre 2015 pubblica il singolo Canzone di Natale, i cui proventi sono stati devoluti al Caritas Baby Hospital di Betlemme. A settembre 2016 il nuovo EP: Vento Caldo, interamente autoprodotto. Cinque brani rock e blues per dare voce ad un profondo messaggio: non dobbiamo vivere rassegnati, né indignarci per le ingiustizie del mondo, ma sporcarci le mani per cambiare le cose. Ad agosto 2018 esce il nuovo singolo Vanità, seguito a gennaio 2019 da Eppure Nevica e da Oceano pubblicato a luglio dello stesso anno. Questi brani rappresentano, sotto molti aspetti, un punto di discontinuità rispetto ai lavori precedenti e segnano la via di un nuovo percorso artistico. Sempre nel 2019 escono l’EP Piano Solo in cui il Maestro e Amico Paolo Lazzarini interpreta al pianoforte cinque brani tratti dal repertorio di Pavanello e il singolo Non è casa mia.

Paolo Lazzarini si diploma in pianoforte con lode presso il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo e successivamente ottiene il diploma in Didattica della Musica presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria. Svolge numerosi concerti in prestigiosi teatri italiani e sale da concerto all’estero sotto la guida d’illustri maestri a livello internazionale. Parallelamente all’attività di pianista è devoto alla composizione musicale: ha firmato colonne sonore, numerosi documentari e composto vari album per pianoforte solista quali: Reflections, L’invenzione dei ricordi, In volo, Notturni, Egli danza, Abbi cura dei sogni, tutti disponibili nelle maggiori piattaforme digitali musicali. A luglio 2020 Paolo Lazzarini apre a Villa Baoder di Fratta Polesine (Ro) la prestigiosa rassegna “Tra Ville e Giardini” organizzata da Ente Rovigo Festival, Provincia di Rovigo e Regione Veneto. Spesso diverse composizioni di Paolo Lazzarini vengono eseguite in rassegne o concerti di musica contemporanea riscuotendo un ottimo successo.

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