Esce il 27 ottobre per Factory Flaws “Back In The Loop”, il nuovo singolo dei Milanosport pronti a risvegliare gli animi rock con un brano rovente dal carattere ipnotico.

Dopo l’ultimo singolo rilasciato a fine giugno “Sushi”, e dopo una primavera densa di live e la vittoria del premio Great Escape Festival 2023 – The Steve Strange Award – i Milanosport riprendono la corsa verso il nuovo album che uscirà nel 2024 e lo fanno con “Back In The Loop”. 

A proposito della canzone, i Milanosport spiegano: “Avete presente un paesaggio rurale fatto di dolci colline, verdi pascoli, campi a maggese e saporiti ruscelli? Ecco no, questo pezzo è il contrario. Catrame cemento angoscia meccanicità: città. Tutto in Back in the loop suona come quando godzilla sbocca fuoco. Animali automatizzati, enormi animali automatizzati, vomitando musica su un beat veloce. Molto veloce. La voce umana regredisce alla preistoria, latra, direbbe oscar the wild, mentre sotto il finimondo; c’è un solo di chitarra senza note, la batteria non si sente nemmeno, ma la drum machine ti scorta attraverso un testo disilluso sulla circolarità del lavorare e spaccarsi e lavorare e slaccarsi e lapsare e scavarsi e orcare e capparsi e slerciare e rivarcarsi e mlemmare e 90yhsfgkaqb2^’kwnsc%@> e avete presente un paesaggio rurale…” 

I Milanosport sono: Chitarre Fender, ampli a 10, synth al centro e lavoro di squadra.

La band nasce verso la fine del 2019 quando Federico torna a Milano dopo cinque anni di vita in Olanda e si imbatte in Paolo. Torna con decine di demo fresche e testi che parlano delle sue esperienze e dello stile di vita olandese. Propone a Paolo di formare un gruppo tra il post punk e il surf rock. In seguito, altre tre persone si uniranno alla band: Riccardo, tornato a Milano dopo due anni di suoni elettronici in Svezia, Pietro, che aggiunge linee pop ai sintetizzatori, e Matteo, un impeccabile batterista rock.

Ogni membro porta con sé un passato musicale completamente diverso: il punk si mescola al surf rock, al synth-pop, all’elettronica sovietica, allo shoegaze e al folk irlandese. Nel 2020 iniziano a esercitarsi in un garage dietro il Bar Picchio di Milano, a 20 metri di profondità, lo stesso luogo che ha visto nascere altri gruppi indie italiani come Tropea, Nava, Giallorenzo, Nobody Cried for Dinosaurs e Visconti.

Share Button