Mirco Olivastri, dopo aver affascinato orecchie e cuore con la commovente “Incenso e Rosa” ed il liberatorio inno “Aquilone senza filo”, torna nei digital store con il suo attesissimo debut EP, “D’istanti”, supportato dalla realizzazione di un imperdibile concerto-evento.

La scelta del titolo è un brillante gioco di parole che ben evidenzia la creatività dell’artista classe ‘92, insignito dalla critica come una delle migliori penne della nuova scena capitolina, mettendo in luce non soltanto una spiccata sensibilità e ricercatezza compositiva, ma anche un’attitudine originale, capace di miscelare intimismo e frizzantezza sia a livello testuale che interpretativo.

E se la Musica è lo specchio, il nitido riflesso della realtà che ci circonda e di quella che, giorno dopo giorno, ci impegniamo a costruire, “D’istanti” è un brivido che scivola lungo la schiena, accarezzando i sensi con la sua duplice accezione, capace di ricordarci, in un unico respiro, quanto l’autentico e profondo significato della vita sia racchiuso nel susseguirsi di istanti, attimi fugaci la cui percezione ed il cui significato si avvalora in base a coloro con cui scegliamo di trascorrerli, vicini o distanti dalle persone che li rendono unici, magici, degni di essere vissuti.

Cinque tracce inedite, prodotte dall’impeccabile tocco di Emiliano Imondi ed Emiliano Soriente, si amalgamano finemente sul concept dell’amore, in una commistione di armonie, suoni e colori capace di raccontare il “Perfetto” intreccio di due anime che si scoprono “Così simili”, indissolubilmente legate l’una all’altra, al punto che un qualsiasi reciproco “Se vuoi” su scenari futuri si priva di senso per assumere le sembianze di un “Voglio” condiviso, in una galleria di fotogrammi “D’istanti” racchiusa in un solo cuore diviso a metà.

Un EP che prende forma dai sogni, dalle esperienze e dai desideri da imprimere con l’inchiostro delle emozioni sulle pagine ancora da scrivere di Mirco Olivastri, che lo stesso artista presenterà in un imperdibile live show giovedì 27 ottobre, alle ore 21.45, presso la storica venue Stazione Birra di Roma, accompagnato da una formazione d’eccellenza che vedrà sul palco Francesca Pelliccia, Lisadora Valenza Gruber, Ivano Guagnelli, Daniele Vacca, Alessio Di Luca, Samuele Esaltato ed Emiliano Soriente, sotto la magistrale direzione artistica di Emiliano Imondi.

“Voglio” è un grido di aiuto, una preghiera laica alla vita, in cui ripongo tutte le mie speranze, chiedendo al cielo di premiare chi crede in se stesso e negli altri senza invidie e invito il karma ad intensificare il suo lavoro per istruire i falsi guru. Infine, chiedo un pizzico di felicità per me, solo un pizzico, perché la mia visione di felicità è veder sorridere e star bene anche le persone che amo.

“Così simili”: essere simili, in amore, non vuol dire essere uguali o prendere le stesse decisioni, ma avere le stesse debolezze, le stesse fragilità e aiutarsi a vicenda per superarle. Starsi accanto e darsi forza per affrontare il mondo, uniti in un amore che infrange barriere e giudizi, un amore capace di urlare mondo come si ama e non come si dovrebbe amare.

“Se vuoi”: una lettera d’amore, una promessa di devozione e presenza continua dedicata ad una donna fragile, resa insicura dalla vita e delle scelte sbagliate compiute in passato. In questo brano racconto un amore paziente, cantando con la voce del cuore «mi prenderò cura di te con pazienza io resto e ti curerò».

“Perfetto” è una canzone d’amore dalle note dolci, un pezzo che descrive quanto un amore, per essere completo e funzionale, debba mantenersi essenzialmente semplice, sorretto da quel tocco di ingenuità, di leggerezza e spensieratezza tipico dei bambini.

“D’istanti”: una delle principali dimostrazioni d ‘amore è saper attendere, rispettando la personalità, i traumi e le esperienze vissute dell’altro. In questo brano, racconto di un uomo che si dichiara alla propria amata, senza però metterle pressioni, senza fretta; quel tanto che basta per conoscersi, per innamorarsi l’uno dell’altra a piccoli passi.

Mirco Olivastri è un cantautore romano classe 1992. Si avvicina alla musica e alla scrittura fin da bambino, iniziando dalla trascrizione dei testi delle sue canzoni preferite, fino ad arrivare alla creazione di pezzi inediti, che attingono alle sue esperienze di vita. Un passato complesso e difficile, che l’artista non traspone mai in un’ottica e con un’accezione negativa, bensì di crescita e maturazione, da cui apprendere per migliorarsi. L’attitudine alla musica gli viene in gran parte trasmessa dal padre (ex speaker radiofonico) e più in generale dalla famiglia, proprietaria di un noto locale di performance live della Capitale: osservando e vivendo con lo sguardo curioso e appassionato le esibizioni di moltissimi artisti, Mirco comprende presto che la sua strada si sarebbe intrecciata con la passione per la scrittura ed il canto. Tra i tanti interpreti e cantautori che ha il piacere di ascoltare dal vivo, Fabrizio Moro, Franco Battiato, i Nomadi e gli Stadio sono coloro, insieme a Lucio Battisti, che lo ispirano maggiormente, influenzando la sua già intrinseca predisposizione alla composizione di testi introspettivi ed intimisti. Studia chitarra da autodidatta ed intraprende la formazione nel canto, con l’obiettivo di migliorare le sue competenze professionali e di esprimere al meglio, nell’atto interpretativo, le emozioni che caratterizzano ogni suo progetto. Nel 2020 pubblica i suoi primi due singoli ufficiali, “Il Profumo della Luna” e “Check-In”, che gli consentono di essere notato da alcuni addetti ai lavori e di ricevere la proposta di partecipare a Casa Sanremo. Per l’occasione, Mirco presenta “Fa’ Qualcosa”, un vero e proprio inno al coraggio dalle sfumature rockeggianti che conquista pubblico e critica. L’anno successivo, è il turno di “Il Cielo nientemeno”, una release sognante e delicata, in cui l’artista descrivere il suo rapporto con il Cielo, facendo leva sull’idea che ogni evento atmosferico sia il risultato dei sentimenti provati da noi esseri umani sulla Terra ed evidenziando il concetto che, per il Cielo, siamo tutti molto più di ciò che crediamo di essere. Pochi mesi più in là, nell’Ottobre del 2021, esce “Incenso e rosa”, un’intensissima lettera a cuore aperto da genitore a figlio e viceversa, che tratta, con un’incredibile raffinatezza emotiva ed espressiva, la delicata tematica della perdita di una persona cara, trasformandola da una dolorosissima assenza, ad una presenza luminosa e costante, in grado di guidarci, sorreggerci ed avvolgerci nell’abbraccio dell’Amore. L’anno successivo, l’artista pubblica il liberatorio inno “Aquilone senza filo”, a cui segue “D’istanti”, il suo primo EP, un concentrato di liriche e cuore, contenente 5 tracce inedite, supportato dalla realizzazione di un incredibile concerto-evento tenutosi presso la storica venue Stazione Birra di Roma. Lontano da definizioni di generi ed etichette, Mirco Olivastri si contraddistingue per una scrittura personalissima dal forte impatto emozionale che, unita ad una caratura vocale fortemente riconoscibile, lo rende una delle più brillanti proposte del nuovo cantautorato italiano maschile.

Share Button