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Venerdì 1 dicembre torna Oslo Tapes con l’atteso quarto album “Staring at the Sun Before Goin’ Blind”. nuova tappa del personale viaggio iniziatico di Marco Campitelli tra post/art/kraut/noise ed introspezione. Sarà pubblicato in vinile dalle etichette Echodelick Records & Sound Effect Records, mentre Grazil Records curerà le versioni in cd, cassetta e digitale.

“Staring at the Sun Before Goin’ Blind” è il seguito del terzo e fortunato album “ØR”, pubblicato nel 2021 dalla prestigiosa Pelagic Records, ed è intriso di radiazioni emozionali che alimentano smarrimento ed inquietudine. Voci in contrasto coi pattern ritmici metronomici, geometrie deformate da bassi fluidi e synth melliflui che compensano i vuoti lasciati da chitarre liquide ed acide, contribuiscono a creare un miraggio uditivo decisamente personale.

L’album è prodotto da Amaury Cambuzat, storico membro dei faUSt e Ulan Bator, co-autore dei brani e degli arrangiamenti con Campitelli. Mettendo a disposizione un numero imprecisato di nastri magnetici e macchine analogiche, ha forgiato il sound dell’opera attraverso la sua trentennale esperienza in ambito kraut/avant/rock.

Dichiara Oslo Tapes: ‹‹“Staring at the Sun Before Goin’ Blind” è ipoteticamente un breve lasso di tempo percorso in otto brani, dalla fluttuante apertura di Gravity all’ipnosi di Ethereal Song, il sincretismo avant di Deja Neu fino alla lisergica e moderna deep house di Reject Yr Regret. Segue l’impalcatura armonica di Like A Methamorphosis in una commistione di jazz psichedelico, il post minimalismo fuzz-kraut di Middle Ground, la deformata e e celestiale Somnambulist’s Daydream e la finale title track suite tribal-caleidoscopica››. 
Consigliato ai fan di God is An Astronaut, Neu!, Can, Porno For Pyros, Nine Inch Nails e Angel Of Light.

Mentre la capsula Oslo Tapes è in orbita a bordo ci sono Mauro Spada al basso e Davide Di Virgilio alla batteria, Stefano Micolucci al basso e l’upright bass, Federico Sergente alle percussioni, Nicola Amici aka Kaouenn alle chitarre, synth e percussioni. Non mancano ospiti d’eccezione come il berlinese Sicker Man dei Trialogos al violoncello e Dahm Majuri Cipolla, batterista della band post-rock giapponese MONO, che, dopo aver militato con Marco Campitelli nella stessa label, ha fatto germogliare una collaborazione guidata dalla comune passione per il kraut-rock.

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