Una ventata di primi anni 2000, però in salsa indie: arriva PINO e si porta dietro “PARIS HILTON“, il suo nuovo singolo e video per ANTIEROI DISCHI. Una canzone un po’ stralunata, sicuramente itpop, con un po’ di Rino Gaetano in coda e un affascinante mix di ironia e disagio generazionale.

“Ti svegli, ti agghindi come faresti con un pino per le vacanze di Natale e ti concedi quella giornata spensierata che non ti concedi da un po’… non sei manco particolarmente simpatico ma chettefrega, dopotutto, oggi è la tua giornata. Bello fresco e impavido scendi in strada e non puoi fare a meno di pensare che probabilmente, se non ti trovi su Google, sarà perché qualcuno più preso bene di te ti ha fregato il posto. Qualcuno più famoso e benestante di te. Ecco, penso che si sentano così Michael Jordan e Michael Bay, che compiono gli anni lo stesso giorno di Paris Hilton.

La canzone è molto semplice, ciò che mi ha convinto a cercare delle parole sopra quei quattro accordi è proprio quella delirante leggerezza che riusciva a trasmettermi la sua semplicità. Ciò che mi ha permesso di completarla e apprezzarla è, probabilmente, l’inconsapevole vanità che ognuno ha dentro di sé, che risponde alla domanda: “ma chi ti credi di essere?”

PINO è un giovane cantautore triestino di 22 anni. Il suo vero nome è THOMAS PINAFFO, per gli amici Pino, appunto. Nel tempo libero studia psicologia all’università di Trieste ma già da quando aveva 16 anni crede che la terapia più efficace per lui sia scrivere.

Prende in mano la chitarra a nove anni ma ne rimane veramente affascinato quando si rende conto che può servirgli per mettere assieme parole e farle suonare. Non ha mai preso lezioni di canto e gli piace pensare che prima o poi lo farà, tutto quello che potrete sentire è frutto di semplice pratica sui colli triestini.

Inizia scrivendo canzoni in inglese ma presto si rende conto che scrivere in italiano gli riesce meglio, soprattutto per poter seguire il proprio flusso di coscienza e scoprire dove può portare. In generale gli piace tenere aperti gli occhi e rimuginare, ridurre la realtà finché può e nel farlo, prendere appunti.

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