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Secondo tassello che andrà a comporre l’esordio sulla lunga distanza dei Maustrap, “Soyuz” mantiene e approfondisce le coordinate musicali e artistiche della band veneta: un raffinato alternative pop/rock di matrice italiana, melodie eleganti, una voce che qui ricorda il più ispirato Pino Mango e arrangiamenti che rimandano ad atmosfere esotiche, unite ad una sezione elettronica efficace quanto misurata. 
“Soyuz”, secondo singolo dei Maustrap, esce per Dischi Soviet Studio martedì 23 aprile.

“L’Unione Sovietica si è dissolta in un giorno per decreto.
Tutto si è fermato. Tutto finito. Anche i programmi spaziali.
Dicono che le stazioni orbitanti “soyuz” da allora, perso il contatto con la terra, vaghino libere nello spazio.
Libere, certo, ma sole. Perse.
Nessuno esce dall’adolescenza senza sanguinare”.
Nati grazie al virus, nati nel lockdown.
Talpe in una trappola per topi.
Una gabbia di suono: chitarre gravide, tasti ostinati, loop di tamburi, bassi di cemento, intorno ad una voce che prova a restare a galla mentre l’onda arriva.
“Soyuz” è stata scritta da Lele Mancuso.
Registrata e mixata da Massimiliano Berto al Phonix Studio di San Giorgio In Bosco (PD), masterizzata da Ivan Zora presso Elena’s Bedroom Studio.
Prodotta da Maustrap e Massimiliano Berto.
L’opera di copertina è di Emanuele Sartori, artwork Giovanni SKTN Schettin.

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