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Fuori dal 26 ottobre “Tutto quello che ho dentro”, il nuovo singolo del rapper Strappo. Il brano anticipa l’uscita del suo nuovo album dal titolo “Stop”.

“Tutto quello che ho dentro” è Strappo senza tanti fronzoli. Il rapper ha messo nero su bianco se stesso e tutti i suoi momenti più oscuri. Sensazioni di smarrimento, sconfitta e la costante ricerca di un motivo per andare avanti. Il brano è nato durante la pandemia, un periodo in cui Strappo si è guardato dentro e ha tirato fuori tutte le parole non dette. Il dolore di quel periodo si è accumulato con quello del passato ed è proprio in quel momento che ha avuto bisogno di uscire allo scoperto.

Quei lunghi mesi sono stati dolorosi per ognuno di noi, ma in particolare per i ragazzi che hanno visto la loro vita stravolta dalla sera alla mattina. Strappo punta i riflettori su tutte quelle sensazioni e quei momenti che abbiamo vissuto, sensazioni che hanno lasciato il segno e che tutt’ora tormentano molti di noi. Un futuro incerto, la paura costante, tutte sensazione che il lockdown ha enfatizzato portando ai limiti della sopportazione.

“Durante la pandemia, dopo lo STOP di tutto, ho sentito il bisogno di esternare le sensazioni che avevo in quel periodo.  Il mio nuovo singolo è un brano con l’intento di far immedesimare l’ascoltatore attraverso il testo che esplora il mio passato negativo, i sentimenti e gli stati d’animo che  sono ancora dei traumi irrisolti dentro di me”, così il rapper descrive il proprio brano.

Nonostante si tratti di un brano nato durante, appunto, i lockdown è molto attuale e descrive perfettamente le situazioni a cui sono sottoposti molti adolescenti. “Tutto quello che ho dentro” si fa portavoce di un’intera generazione e dà una voce a chi non riesce a uscire dal proprio guscio, a chi non riesce ad esprimere i propri tormenti.

Questo è solo un primo assaggio di ciò che aspetta il pubblico nei prossimi giorni. Un primo capitolo della storia di Strappo che racconterà per intero il 29 ottobre con la pubblicazione di “STOP”.

Strappo è Omar Bendriss Miceli, 23 anni originario di Cinisello Balsamo, provincia di Milano. Il rapper ha trovato nella musica la sua forma di espressione, un modo per gridare al mondo quello che ha dentro. Un modo per far sentire la propria voce.

Strappo inizia a scrivere rime a soli 16 anni e una volta diventato maggiorenne registra le sue prime canzoni. Si trattano di prodotti ancora amatoriali, ma nel giro di qualche anno studia e rende la sua musica sempre più matura. Una ricerca costante del sound perfetto, fino ad arrivare alle sue prime pubblicazioni.

Nel 2019 esce il suo primo disco “Disegni Strappati”, seguito l’anno successivo da un EP “Meno di Zero PT.I”. Nel 2020 unisce le forze con altri ragazzi creando “4 Mani”. Un vero e proprio team di appassionati di musica dove ognuno ricopre un ruolo ben preciso come videomaker, produttore, manager e creatore di beat. Lo scopo finale è unire le proprie competenze per creare un prodotto musicale completo.

Nonostante la pandemia, il 2020 è un anno davvero importante per Strappo. Oltre alla creazione di “4 Mani” partecipa al concorso MUSIT che si è svolto completamente online. Un’opportunità interessante che ha permesso all’artista di farsi notare anche da personaggi come Michele Zarrillo.

Nel 2021 Strappo torna alla carica: il 29 ottobre pubblica “Stop”, il suo nuovo album, anticipato dal singolo “Tutto quello che ho dentro”.

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