TanaLiberaTutti” è il nuovo singolo di Marco Di Genova, un altro tassello nel percorso artistico del cantautore psicologo che cerca di tramutare in musica e parole la sua attitudine alla relazione d’aiuto. Qua Marco ci propone un brano che
ironizza sulla nostra propensione a nasconderci dietro un dito di fronte alla difficoltà di tutti i giorni, sopraffatti dal desiderio di una felicità costruita e abbindolati da modelli di vita dove il sorriso la fa da padrone.

Nel videoclip, girato da Giuseppe Treppiedi e che vede nelle vesti di attore lo stesso Marco insieme ad alcuni amici, l’artista abruzzese si mette i panni di un alunno dell’asilo per incitare a recuperare l’innocenza e la verità che contraddistingue la fanciullezza, quando il mondo era un posto magico da scoprire e non esistevano problemi insormontabili. Fondamentale la figura del matto che, invisibile agli occhi di molti, riesce a liberare gli altri dal rifugio che si sono costruiti.

Il pezzo segue la pubblicazione di “Arancione liscio”, mostrando un’altra sfaccettatura della scrittura e delle influenze musicali di Marco, qua più spinte verso un indie rock anni 90 con echi di Beck e del primo Bugo, con il martellante titolo cantato sul finale che manifesta l’intento liberatorio della canzone e della vita sottoforma di gioco.

“TanaLiberaTutti disegna immagini per guardarsi meglio dentro, è una canzone che invita a tornare bambini, a tornare più veri. Nella mia vita ho sviluppato uno spiccato interesse nei processi mentali, soprattutto riferiti all’incontro con l’altro e, durante il processo creativo, cerco di inserire piccole pillole di psicologia che spero possano essere utili per riuscire a scoprire nuovi lati di noi stessi e a capirci meglio”.

Marco Di Genova è un cantautore, classe 1977, di Pescara. Inizia a scrivere testi durante l’adolescenza ma lo studio, la famiglia e lo sport diventano le sue priorità. La sua passione per la musica viene portata avanti ma il suo progetto prende definitivamente piede durante il lockdown quando ritrova la chiave per aprire il suo sogno nel cassetto. In quei giorni il flusso creativo è stato tale da portare alla luce numerose canzoni e nei mesi successivi ha incontrato persone che hanno creduto nel suo progetto e li hanno consentito di iniziare a produrre i suoi pezzi. A ispirarlo sono tanti fattori e l’input arriva sempre in modo casuale, è alla costante ricerca di un dettaglio che lo incuriosisca e lo incanti. I suoi studi di psicologia influenzano la scrittura che mira a indirizzare l’ascoltatore in un percorso conoscitivo della propria indole e del proprio mondo interiore.

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