Si chiama “The Shadow Line” il nuovo progetto musicale di Gianni Denitto, pubblicato l’8 novembre dall’etichetta siciliana Isulafactory e distribuito da Believe Digital Italia su tutte le più importanti piattaforme di streaming digitale.

“The Shadow Line” è il quarto lavoro discografico a nome del sassofonista torinese, il quale, dopo gli ultimi due album in solo sax + elettronica, ha deciso di viaggiare in quintetto, insieme ad alcuni dei migliori giovanissimi talenti del jazz italiano nati nel nuovo millennio. Il suo sax è accompagnato da due fiati, basso e batteria: Camilla Rolando, Didier Yon – trombone, Simone Bellavia – basso elettrico, Gabriele Peretti – batteria; il backline synth è di Fabio Giachino.

L’EP trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Joseph Conrad ed è stato composto pensando alle tappe di un viaggio che diviene simbolo della vita stessa e porta al cuore dell’esperienza umana, attraversandone le grandezze e le miserie. Come nel romanzo di Conrad la linea d’ombra rappresenta un limite, da sfidare e superare per passare dalla giovinezza all’età adulta, alla consapevolezza. È anche la spinta a oltrepassare il perimetro di ciò che ci definisce per quello che siamo per entrare in una realtà altra e trasformarci in quello che non siamo ancora. 

TROPICAL GHOST“: In un’isola tropicale al ritmo di una danza si brinda con i nostri fantasmi. Ci tirano indietro, ci fanno paura, ma in fondo sono i nostri fantasmi, ci facciamo i conti e, alla fine, arriveremo ad amarli. Superare la paura serve a oltrepassare la linea d’ombra?

MEMORY LANE“: Il brano evoca l’intensità dei momenti di passaggio, le prove superate, le esperienze ordinarie e straordinarie che ci cambiano la vita. È la ballad dell’EP, complessa ma semplice, con una melodia densa e delicata.

INNER STORM“: È arrivata la burrasca, si naviga nel mare in tempesta, e noi lo affrontiamo tenendo dritta la barra. Il semplice contrappunto iniziale dei fiati è un richiamo all’attenti, il brano corre e lotta con energia.

39°“: Fa caldo. Sempre più caldo. Il brano ha l’andatura dei passi lenti e faticosi sulla sabbia. Tuttavia si avanza, si cammina comunque. Anche la melodia è stanca, ma regge e tiene il passo.

FOR ITALO“: Nel solco dei ricordi c’e’ sempre un pensiero per le persone che ti hanno aiutato a crescere e superare la Shadow Line.

Tra le mie c’e’ Italo, violinista e liutaio, che mi ha trasmesso entusiasmo, coraggio e spirito di sacrificio sin dalle prime note sul sassofono. Questa è per te, grazie di cuore. Senza la tua saggezza la strada sarebbe stata più scura.

Sassofonista eclettico nato con la musica classica, fiorito con il jazz e maturato nella sintesi tra suono acustico ed elettronico. La cifra sonora e la spinta alla ricerca degli ultimi lavori di Gianni sono nate dopo anni di tournée, masterclass in Accademie e Conservatori e, soprattutto, dalla collaborazione con musicisti di diverse tradizioni e culture in ogni parte del mondo. E’ tra i 10 jazzisti italiani del futuro secondo la rivista GQ.

Gianni Denitto si è esibito in numerosi festival internazionali, tra cui Eurovision 2022, Perth Jazz Festival in Australia, Jazzmandu Festival a Kathmandu , JazzAhead Bremen, Ostroda Reggae Festival in Polonia, Torino Jazz Festival, Edinburgh Jazz Festival, Mallorca Saxophone Festival, Kolkata Book Fair, Overjam Festival Slovenia, Shanghai Midi Festival.

Ha suonato e collaborato con artisti internazionali come Miroslav Vitous, Dub Fx, Billy Cobham, Ike Willis, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Adrian Sherwood, Tullio de Piscopo, l’Orchestra Sinfonica della RAI, Zion Train, Masia One.

Ha lavorato come performer/compositore per molti brand e eventi internazionali, come i Campionati Europei di Nuoto 2022, Amazon Italia, RAI play, Eurovision.

Ha insegnato e tenuto masterclass in accademie internazionali come il Kathmandu Jazz Conservatory, la Midi School of Music, l’Accademia di Musica Contemporanea di Pechino e l’Università d’Arte dello Yunnan, il Global Music Institute e la True School of Music, l’Istituto Tafe di Perth, l’Università di Kwazulu Natal Durban, l’Escola Comunicaçao e Maputo.

Ha suonato per le Ambasciate italiane a Pechino, Dakar e Maputo; gli Istituti di Cultura a Pechino, Shanghai, Hong Kong, Nuova Delhi, Mumbai Atene, Barcellona, Edimburgo, Tirana e Pretoria; i Consolati di Calcutta, Canton e Perth.

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