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Il talentuoso musicista Giuseppe Spanu, noto per le sue grandi competenze musicali e la sua abilità nel mondo del blues sperimentale, ci sorprende ancora una volta con il suo ultimo singolo, “Biological Tides“.

La versatilità, la capacità e la costante volontà di abbracciare nuove sonorità lo hanno reso un vero e proprio precursore, spingendolo a esplorare al di là dei limiti del suo genere d’origine.
Con “Biological Tides”, Spanu ci introduce in un territorio musicale che fonde lo-fi, neo soul e R&B, impreziosito dal tocco distintivo delle sue chitarre. Una straordinaria fusione tra il blues tradizionale e le sonorità sorprendentemente non convenzionali per il genere.
Ciò che si ascolta è una jam spontanea in cui i fraseggi scorrono liberamente, e l’artista dimostra una incredibile abilità nell’applicare filtri alle note della sua chitarra e nell’utilizzo del reverse, creando così piani sonori di creatività che arricchiscono ulteriormente il suo inconfondibile stile musicale.
Un elemento distintivo di questo brano è l’esplorazione completa dell’intero spettro sonoro. Spanu, immerso nei suoni del synth, ha introdotto il basso elettrico, assente nelle sue produzioni precedenti basate su bass synth.

“Biological Tides” è molto più di un brano;: è un’incessante improvvisazione, nata nell’istante in cui Spanu varca la soglia dello studio e si trova tra i suoi strumenti. Ognuno di essi sembra assumere il ruolo di guida, contribuendo a generare un dialogo interno tra Spanu e se stesso, attraverso la musica.
In questo contesto, l’unico obiettivo percepito è quello di esplorare, divertirsi e sperimentare, consentendo alla creatività di fluire liberamente in un incantesimo unico che solo la musica è in grado di creare.

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