Esce venerdì 3 giugno 2022 “Comete“, il disco di debutto del progetto Van Dyne. Dopo i precedenti singoli “Luna Park” e “Vorrei”, il capitolo definitivo per la band di Bologna che tra sonorità di respiro internazionale e, allo stesso, forti influenze derivanti dalla tradizione cantautorale, ci offrono la più malinconica delle estati.

“Comete” è un EP di cinque brani a cui teniamo particolarmente, selezionati da una raccolta di demo che abbiamo scritto e prodotto negli ultimi anni. Sono canzoni che parlano di persone, di quanto siano complesse le dinamiche di un’umanità che è tanto meravigliosa quanto instabile e fugace, proprio come una cometa.

Joelle Van Dyne, aka Madame Psychosis, è uno dei personaggi principali del romanzo Infinite Jest di David Foster Wallace. È anche conosciuta come “La Più Bella Ragazza Di Tutti i Tempi”, indossa sempre un velo, à la Elephant Man, per nascondere il viso: che lo faccia in quanto deforme o bella da togliere il respiro o ancora che sia stata tremendamente bella in passato e ora deforme, è lasciato all’interpretazione del lettore. Joelle Van Dyne è anche la protagonista di Infinite Jest, film che esiste all’interno del romanzo omonimo. Nel film recita senza indossare il velo e ciò si presume dia il via ad una specie di complesso piacere che porta a letale assuefazione lo spettatore, il quale muore dopo aver assistito anche a pochi fotogrammi del film.

I Van Dyne, nascono a Bologna nel 2020 da un progetto di Paolo Vita e Lillo Morreale, entrambi attivi da tempo in altre formazioni nate negli anni fra Agrigento e Bologna. Ben presto si aggiungono alla band Carlo Marrone e Nicola Benetti. L’immaginario musicale dei Van Dyne nasce dal rock sperimentale e dall’elettronica ma si condensa in un synth-pop ispirato dai tratti sonori di Son Lux, MGMT e Beach House. Se da un lato gli arrangiamenti strizzano l’occhio a sound esterofili, dall’altro si ha anche un forte richiamo alla tradizione del cantautorato italiano che si esprime nei testi e nel cantato.

Share Button