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Suppergiù” è il racconto della rabbia che inevitabilmente rimane quando un rapporto importante finisce, sia esso una relazione romantica o un legame molto forte di amicizia.

La rabbia è raccontata dall’incalzare della ritmica, quasi ossessiva e dalla parte di basso martellante. Nel testo c’è una ricerca della redenzione dal senso di colpa, dalla disistima e dallo schiacciamento di sé stessi che a volte si percepisce quando si cerca continuamente di compiacere l’altro, snaturandosi e andando continuamente incontro alle sue necessità, a volte anche distorte e che non ci appartengono. 

«Petricore coincide con un inizio, un esordio. Eppure, è il racconto di una fine – o più di una -, con molte sfaccettature, episodi, declinazioni». Daniela D’Angelo

Petricore” è il nome dato all’odore della terra bagnata. L’album contiene 8 tracce,  in cui protagonista è il cuore, nella sua capacità di permeare e lasciarsi attraversare, fondendosi con ciò che lo circonda. 

Daniela D’Angelo è una cantautrice che scrive da che ha memoria e canta il mondo attraverso i propri occhi, chitarra, voce e canzoni. Dal 2012 al 2017 fa parte della band Distinto, con cui realizza innumerevoli live, un EP e due dischi, di cui scrive testi e musiche. Nel 2018 intraprende un percorso solista che inizialmente la vede impegnata, in aggiunta all’assidua attività live, nella produzione del progetto In DA House, lanciato sul suo canale YouTube, che consiste nella realizzazione di video in presa diretta dall’atmosfera intima e raccolta, in collaborazione con altri cantautori e artisti, nella cornice della propria dimensione domestica. Subito dopo inizia il percorso verso la realizzazione del suo primo album solista, Petricore, con la direzione artistica di Vito Gatto, Mamo e Ivano Rossetti. Il disco è stato registrato presso il Recording Studio Adesiva Discografica di Paolo Iafelice da Guido Andreani, che ne ha curato anche il mix.

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