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ENFANT SAUVAGE pubblica il disco “PETRICHOR” e il video di “Force Field“, terzo atto di una splendida trilogia.
“Force Field” è una traccia più contemplativa e intensa che svela un altro lato di Enfant Sauvage, il nuovo progetto di Guillaume Alric, l’acclamato creativo francese che è salito alla ribalta nel 2018 come metà del pluripremiato duo elettronico The Blaze.
Guillaume porta avanti la tradizione di The Blaze di comunicare in maniera unica attraverso immagini straordinarie ed emotivamente intime, grazie a una serie di video autodiretti che ritraggono la sua città natale di Clamecy, un piccolo centro industriale nel cuore della Borgogna, nella Francia centrale, che ha ispirato profondamente Enfant Sauvage.
Anticipato da “Silent Love” e da “Time to Fall”, “Force Field”, è il terzo atto della trilogia che racconta la storia d’amore dei due giovani protagonisti – ambientata nel paesaggio rurale francese: “Force Field is the moment when love heals wounds and spreads its wings, when two beings let themselves go to the freedom of assuming what they really feel. Tears flow and pride fades away, for a wild ride on a blazing twilight.”, afferma Guillaume.
La nuova avventura solista di Guillaume Alric si è ispirata alle fotografie che aveva scattato durante i suoi anni di crescita e formazione nella campagna selvaggia di Clamecy. Attraverso Petrichor e i tre video che lo accompagnano racconta la storia di un tempo che ha vissuto con l’ardore innocente di un giovane nel deserto, un’era poetica pre-internet in cui le complessità della vita erano vissute nella vita reale e non dietro a uno schermo.
“There was a lot of liberty in this photography for me because it’s pre-internet generation,” spiega Guillaume,“We didn’t have all this social media & technology. And so, playing in nature and making music and smoking was all the entertainment we had. There was a liberty to this -a kind of romanticism.”.
Dopo l’esplosivo e vorticoso successo di The Blaze, Guillaume ha sentito l’urgenza di tornare alle sue radici e all’innocenza e al romanticismo che la sua giovinezza rappresentava. Influenzato dalla vasta natura che lo circonda, ha deciso di ampliare ulteriormente la gamma di suoni e strumenti nell’ambito della musica elettronica per cui è noto in tutto il mondo.“For me, this project has very personal and intimate inspiration,” aggiunge Guillaume,“I’m speaking about people from the countryside, a more intimate experience. For the music, I tried to be less electronical. Because it is a story about the countryside, which is so organic to me, I wanted the music to sound more organic too.”.
Il risultato degli sforzi di Guillaume è il sorprendente “Petrichor”: un disco meravigliosamente vario di musica lungimirante, una vera e propria incantevole lettera d’amore a Clamecy e una testimonianza dell’adolescente che era una volta.

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