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Tornano a sorpresa i Giardini di Mirò e lo fanno con uno dei progetti più ambiziosi della loro carriera.

Un nuovo disco, una vera e propria suite interamente strumentale composta e suonata in studio dalla band e registrata totalmente in analogico.

Realizzato tra ottobre del 2020 e aprile 2021, “Del tutto illusorio” fotografa una band in stato di grazia e capace di dare vita a una composizione che alterna momenti più rarefatti a pure esplosioni sonore.

Un piccolo saggio di tutti i territori che i Giardini di Mirò hanno esplorato nel corso della carriera e che raggiunge l’apice proprio con questa pubblicazione.

Essendo stato composto all’inizio del lockdown, “Del tutto illusorio” rappresenta un unicum nella discografia dei GD: la suite è stata infatti realizzata durante un periodo molto lungo in cui i membri della band non si sono quasi mai ritrovati in studio tutti insieme, costretti a lavorare a distanza. Infatti il pezzo dal momento della scrittura alla versione definitiva ha subito diverse modifiche che hanno quasi scandito e accompagnato gli eventi che via via si sono succeduti in questo anno e mezzo pandemico.

A vent’anni esatti dall’album d’esordio, l’epico “Rise and Fall of Academic Drifting” e a circa tre da “Different Times”, l’ultimo lavoro in studio, i Giardini di Mirò continuano a guardare avanti per la loro strada, agendo al di là delle convenzioni e delle regole della discografia.
Non è un caso, infatti, che “Del tutto illusorio” sia uscito senza squilli di tromba e annunci, direttamente in formato digitale, utilizzando le ampie possibilità offerte proprio da quel formato per pubblicare una traccia unica, senza pause, e che presenta tutti i movimenti in un unico flusso.

L’album uscirà trasparente, inciso solo in un lato, in edizione limitata di 500 copie. Ispirandosi in parte, come concetto, alle lunghe suite anni 70, il brano sfocia in un tempo liquido, alternando momenti onirici a improvvisi risvegli per poi tornare a dissolversi nel sogno, in un alternarsi tra giorno e notto, quiete e risveglio.

Il titolo, invece, si rifà a un concetto pronunciato in un famoso discorso di Enrico Berlinguer ma suona ora enigmatico come un pensiero di Calderon de la Barca.

Giardini di Mirò sono Corrado Nuccini, Jukka Reverberi, Emanuele Reverberi, Luca di Mira, Lorenzo Cattalani e Andrea Scarfone.

“Del tutto illusorio” è stato registrato e prodotto al Vacuum Studio di Bologna da Bruno Germano e Giardini di Mirò. Mixato da Bruno Germano, masterizzato da Carl Saff.
La foto di copertina è di Simone Mizzotti raffigura un tunnel, in un tempo sospeso, metafisico, tra la percezione del tunnel e il suo attraversamento. Artwork di Valerio Bulla.

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