L’estate a “Gabicce” nel singolo dei TRIO KAOS
Gabicce o “Gabbice” è il nuovo singolo targato Trio Kaos. Dopo la vittoria del Festival estivo di Piombino e l’uscita di ‘Pandammetano’ la band torna sulla scena musicale italiana con un nuovo brano dal carattere estivo ed ironico che rievoca anche i tempi in cui “ho comprato un calippo”
Gabicce (PU) – La canzone è nata quasi per scherzo: da anni, infatti, il frontman romano della band Iuko va in vacanza con la sua famiglia nella riviera marchigiano/romagnola ed è proprio in una di quelle sere d’estate che prende vita il brano. Dopo una lunga discussione con il padre Gujo sulla giusta pronuncia romana della parola Gabicce, diventa inevitabile imbracciare la chitarra ed iniziare a stornellare, creando così un quadro delle spiagge e del mare all’italiana, descrivendo tante scene buffe in cui ognuno di noi può immedesimarsi e ricordare con nostalgia, come il prendersi un bel calippo sotto il sole di Gabicce.
Videoclip per la regia di Francesco Uguccioni e Boris Panichi. Direttore della fotografia: Gilberto Ficara. Mixaggio e Mastering di Alex Marton.
Il Trio Kaos è una band indie/pop pesarese formata da Iago Baldassarri, Alessandro Polidori ed Elisabetta del Ferro. Tre musicisti con alle spalle una carriera concertistica classica, barocca e rap, diplomati al conservatorio di Pesaro. Le loro canzoni narrano di scienza, astronomia e vita, con l’uso di voci e cori e l’unione di uno strumento barocco nel sound, facendone un omaggio alla canzone italiana per eccellenza, senza perdere grinta, originalità e modernità. Tanti gli omaggi alle loro terre, con canzoni come ADRIATICO, GABICCE e altrettanti riferimenti naturalistici in canzoni come TARDIGRADI, esseri viventi supereroi del pianeta che sopravvivono anche nudi nello spazio; il BRADIPO, con la sua lentezza e poca voglia di fare le cose.
Non mancano originalità e ironia che possiamo trovare in canzoni come PANDAMMETANO in cui il protagonista in cerca di amore pensa sia molto più economico avere una panda a metano per fare il giro del mondo, ed EZECHIELE, un millepiedi così brutto che nessuno vuole abbracciare.