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I PolterGuys pubblicano il loro album “Carta Straccia”.
Questo disco segna in maniera solenne lo scioglimento del duo nato proprio nella scrittura dei brani che lo compongono.
Come un cerchio, si chiude dove tutto è cominciato.
“Carta Straccia” si compone di dieci pezzi carichi dell’energia positiva dei due ragazzi classe ’04.

Buio Pesto” parla di illusioni e false speranze che derivano dal pensare troppo in grande e invita a seguire i propri passi per vedere dove portino, nonostante sia difficile vincere la guerra tra passione e lavoro e fare rientrare entrambi nella vita di tutti i giorni in modo che nessuna delle due cose prevalga sull’altra.
Nel ritornello si accentua il fatto che pur non riuscendo a emergere musicalmente restiamo nel buio pesto continuando a inseguire il nostro sogno, perché è nel buio che si vedono meglio le stelle, ed è il buio la strada che porta alla luce. A volte si vorrebbe abbandonare questo mondo per evitare la realtà e volare in un’altra dimensione per sentirsi veramente liberi di fare ciò che si vuole, senza che la vita ci ponga degli ostacoli sul nostro cammino, perché nel buio pesto l’immaginazione lavora più attivamente che in piena luce.

Game Over” racconta, con ironia, di come la vita sappia farci capire cosa è bene e cosa è male, mettendo varie difficoltà sul cammino di ognuno. Ciò insegna a saper apprezzare la propria condizione attuale.
“Siamo noi a dover plasmare il nostro futuro, secondo il nostro giudizio, perché nessuno lo farà per noi, ma anche perché in caso contrario sarà l’avvenire a cambiare ciò che siamo.”
Per fare questo, però, bisogna essere convinti che la strada scelta sia quella giusta: solo così si potrà davvero provare il tutto per tutto, poiché se non ci si butta, si butta una vita.
Non tutto però va sempre come sperato al primo tentativo, quando si fallisce bisogna avere il coraggio di continuare a riprovare, senza paura del Game Over.

Non Voglio Niente” è una traccia facile da ascoltare e dal testo poco impegnato che vuole mettere l’enfasi sull’originalità e la ricerca del sound e sulle rime e la musicalità del testo. Racconta in generale che all’artista, per stare bene, bastano la musica e la famiglia, descrivendo a sprazzi alcuni tratti della sua personalità.

Man In Black” è una canzone con un testo poco impegnato sul piano dei contenuti e tesa a valorizzare la melodia di basso principale, che segue la semplicità delle parole per rendere il tutto facilmente memorizzabile e fortemente coinvolgente. Mette implicitamente a confronto la vita attuale dell’artista con quella che, per certi aspetti, vorrebbe avere in futuro.

    Semplice” è una visione semplicistica delle cose citate nel testo: visione che può costituire un modo diverso di affrontare la realtà e i problemi della quotidianità, un punto di vista differente da quello che siamo abituati ad avere.

    Tappa Quella Bocca” è una sorta di “dissing” rivolto a una figura fittizia e immaginaria, in pratica il pezzo più libero stilisticamente dell’album, in cui a intervalli compaioni elementi che descrivono l’artista e la sua vita, quest’ultima tracciata secondo uno schema circolare chiuso che la trasforma di fatto in un loop temporale.

    Sole Allo Zenit” è unacanzone rap veloce, con molti giochi di parole e con una base ricca di strumenti, che racconta di come a volte ci si senta sullo Zenit, ossia capaci di fare qualsiasi cosa sebbene alla fine, questa sensazione, spesso non basti, e ci si ritrovi a cercare di fare della propria passione il proprio lavoro senza riuscirci a causa di numerosi fattori, primo fra tutti il denaro.

    Macchie Sul Curriculum” è una riflessione sugli errori commessi nel corso della propria vita, sulle scelte sbagliate e sulle malsane idee che hanno portato a gravi conseguenze; tutte cose, queste, che però non sono altro che macchie sul proprio curriculum vitae, cioè semplici azioni scolpite nel tempo che, facendo parte del passato, è bene lasciarsi alle spalle e andare avanti, come se non fossero mai accadute.

    Lontani” racconta la fine di una storia d’amore e il vuoto interno che ne deriva, colmato solo dall’illusoria speranza che l’altra persona possa un giorno ritornare. Il testo esprime inoltre una riflessione sulle possibili cause che potrebbero aver provocato questa improvvisa presa di posizione e abbellisce i ricordi, trovando in essi il conforto. E’ rivolta a una persona fittizia, cioè non trae spunto da una vicenda realmente accaduta.

    Chi Vuoi Essere” racconta l’inizio del percorso musicale di Tommy Rosa e di come sia nata la voglia di intraprenderlo, invitando poi l’ascoltatore a fare altrettanto puntando in alto senza mai arrendersi, consapevole che, se ci si crede fino in fondo, ala fine si riesce nel proprio intento e si diventa finalmente chi si desidera realmente essere.

    I PolterGuys sono un giovanissimo duo composto da Thomas Rosati e Diego Montini.
    Da sempre appassionati di musica, hanno dato vita al loro progetto nel settembre del 2020 con l’uscita del loro primissimo singolo “Sopra i Poster”.
    Nel 2021 firmano con Sorry Mom! con la quale escono i brani “Ancora un Secondo”, “Parte di me”, “Tutto è Possibile” e l’ultima “Buio Pesto”.
    Con la ripubblicazione dell’album “Carta Straccia”, si sciolgono definitivamente, conferendo a questo album un significato simbolico; infatti, da esso tutto è nato e con esso tutto è finito.

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