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t vernìce è pronto a pubblicare il suo primo disco. “sempre, always… siempre” uscirà venerdì 17 novembre per Fonoprint Records & Panico Dischi, distribuito da The Orchard.
L’album verrà presentato dal vivo in uno speciale evento il 16 novembre all’OFF TOPIC di Torino.
Se suoni e fai un altro lavoro sei più un collezionista di farfalle o un artista? Se suoni e non hai successo, ha senso continuare? Non sarebbe meglio smettere di suonare? Non sarebbe meglio nel tempo libero divertirsi, rilassarsi o fare altro?
Tutte queste domande sono alla base di “sempre, always… siempre”, un disco che nasconde un desiderio di evasione dalle abitudini imposte dalla società, dal mondo della musica stessa, dalle aspettative e dall’ambizione.
Con “Internet!”, un’intro idilliaca, t vernìce invita ad immergerci nel suo mondo etereo, in una trasposizione musicale delle sue incertezze e riflessioni sul perché continuare a fare musica. Le sue perplessità sono chiare fin dalla seconda traccia, intitolata con retorica “Smetti di suonare?”.
Per l’artista questo album è una rivendicazione dei propri dubbi e delle proprie insicurezze sul presente, e allo stesso modo del bisogno quasi primitivo di provare a creare qualcosa che prima non c’era, fuori dal flusso enorme di input che esistono già. Attraverso i 10 pezzi che compongono l’album, t vernìce percorre un’analisi introspettiva alla scoperta della vera natura della creatività, cercando di capire quale sia la linea sottile tra il creare come dovere, per evitare la banalità e la mediocrità, e il creare come slancio implacabile e vitale.
L’artista, con un sound malinconico e cupo, ma allo stesso tempo morbido e avvolgente, dà sfogo alla sua confusione e allo stesso tempo trova risposta nella musica. Le canzoni sono paragonate a delle piante domestiche: entrambe nate e cresciute nella sua cameretta buia, se innaffiate con passione e dedizione rappresentano quell’energia essenziale senza la quale tutto sarebbe asettico e vuoto:

“Mettiamo le piante nelle case piene di cemento, acciaio, semiconduttori, oggetti inanimati e prodotti artificiali per contrasto, per ricordarci dell’esistenza delle cose pure, naturali, vere, pulite, gentili. Se le curiamo con un po’ di impegno, fioriscono e vivono, e questo ricordo rimane vivo. Se invece le trascuriamo perché abbiamo troppo da fare, abbruttiscono la casa e quindi noi. Le piante domestiche non sono strettamente necessarie alla sopravvivenza eppure una casa senza piante è asettica, vuota, anche se è piena di oggetti. Forse tutte le cose non strettamente necessarie della vita sono piante da innaffiare. Forse le canzoni di questo disco sono piante che sono state innaffiate.” (t vernìce)

Nella musica di t vernìce le cose piccole e concrete diventano grandi e astratte, il serio si trasforma in faceto, il sensato svolta nel nonsense, il quotidiano si scopre straordinario, le certezze cadono. Tutto si contraddice e si mette in dubbio continuamente. Nell’autogrill in cui per caso si incontrano la canzone italiana, qualunque progetto post 77’ con palate di chorus, il lo-fi, Connan Mockasin e Mac demarco, una certa demenzialità alla Skiantos; Jonathan Wilson, Sergio Caputo, Vasco Rossi, Pixies, Lucio Battisti, Men I Trust, Beck, Weyes Blood, John Moods, Peppino di Capri, The Smiths, Verdena, Talking Heads, Enzo Carella, MGMT, Unknown Mortal Orchestra, Ivan Graziani, Toro y Moi, Camillas, Calcutta, Fred Bongusto e i Beatles, Bowie e i Camaleonti, t vernìce ci è passato almeno a prendere un caffè.

T vernìce è il progetto musicale in cui prendono vita i brani di Toni. Le demo vengono registrate nella buia cameretta. A partire da queste idee scarabocchiate Lillo Dadone, che è anche batterista e padre integrante del gruppo, cura la produzione, le session di arrangiamento e di incisione. Grazie a questo spirito, un intimo approccio alla Canzone Italiana incontra un sound ampio, psichedelico, sporco, sospeso, morbido, dove si preferisce – anche nel live – la musica di insieme suonata all’uso di sequenze e campioni. Esordisce con l’EP “pòst“, seguito da “due euro”, un malinconico brano legato alla celebre moneta. Questa canzone viene selezionata da Asian Fake nel progetto discografico HANAMI. 
“talkingheads”, “plastica” e “pianura padana” anticipano l’EP “bestof2020” che esce nel 2022 per Panico Dischi / Dewrec, ed è una selezione di nostalgici e spensierati brani prodotti entro il 2020, rimasti poi inediti a causa di quello che è successo nel Febbraio di quell’anno, che ha sconvolto il mondo della musica mondiale. A gennaio 2023 pubblica “techno”, che, pur mantenendo una sorta di malinconica spensieratezza, si avvicina a sonorità più cupe. Il suo primo album esce a novembre 2023.

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