Print Friendly, PDF & Email

“Hanno sparato a John Lennon” è il primo EP di Leonardo Zaccaria, fuori venerdì 31 maggio e disponibile in pre-save. Tramite le sue canzoni l’artista racconta il senso di alienazione che prova vivendo in questo periodo storico, volgendo malinconicamente lo sguardo al passato e ad atmosfere musicali vintage.

Che il nuovo progetto discografico di Leonardo Zaccaria si apra con questo verso non sembra affatto una coincidenza. Se infatti solo per un attimo potessimo isolarlo dal contesto nel quale è immerso noteremmo che è un salto indietro nel tempo, forse in un epoca mai esistita. Perchè sì, i riferimenti al passato sono molti, ma il suono è moderno, attuale, slegato da ogni schema e moda passeggera. 

C’è un profondo senso di instabile leggerezza a permeare tutto il disco. Se in “non c’è speranza per un cuore andato a male” Leonardo ha raccontato con uno sguardo disilluso la difficoltà di essere ottimisti e aperti alle relazioni e in “Stivali Texani” ci ha invitato a incamerare le energie giuste in ciò che riteniamo più necessario, in “Hanno sparato a John Lennon” l’artista si mette ulteriormente in discussione e prova a raccontarci il senso di estraneità che sta vivendo in questo periodo della sua vita.

“Avevo da poco visto un video sulla scomparsa di  Lennon e dopo qualche giorno mi cadde l’occhio su un suo vinile che avevo a casa: da lì mi è venuto in mente questo titolo – commenta Leonardo Zaccaria -. Mi sembrava fortemente simbolico per individuare il momento in cui il capitalismo ha preso definitivamente il sopravvento. Da lì in poi ha prevalso il disinteresse verso i temi dell’ambiente, del pacifismo e tutto ciò che la stagione degli anni 60 portava con sé,  problematiche che sono ancora attuali”. 

Sette brani, di cui cinque inediti, nei quali la scrittura è la regina indiscussa e la scelta dei suoni ricercati risulta fondamentale per toccare con delicatezza le corde più profonde e intimo nell’animo dell’ascoltatore. L’atmosfera del disco ha un’eco di quel pop “raffinato” capace di non cadere mai nella banalità e di suscitare immagini provenienti da mondi distanti.

Il ritornello del brano “non c’è speranza per un cuore andato a male” ha fatto breccia nel cuore della vincitrice dell’ultima edizione di MasterChef Italia Eleonora Riso, che ha scelto come colonna sonora di un reel pubblicato su Instagram proprio il singolo di Leonardo, che nel ritornello recita: “piangi mentre guardi MasterChef, fuori c’è il mondo, fuori c’è il jazz”.

La produzione dell’intero EP è stata curata da Michele Canova ed Effemmepi esplorando un sound con influenze anni 70 e post punk che convivono con la scrittura indie pop dell’artista. La copertina è realizzata da Michele Rossetti con lo styling di Noemi Baris. 

Leonardo Zaccaria è un cantautore romano classe 1997. Nelle sue canzoni si trova un’estetica che abbraccia sfumature vintage/anni 70. Leonardo Zaccaria è anche un autore: tra le canzoni che portano anche la sua firma, oltre a brani del repertorio di Marco Mengoni, Tiromancino, Annalisa, Gianna Nannini, Nayt, Giorgia, c’è il nuovo singolo di Morgan “Rutti”, presentato in anteprima sul palco del Concertone del Primo Maggio.

Share Button